India, aereo esce di pista e prende fuoco. E' strage


Un aereo è uscito di pista e ha preso fuoco all'atterraggio in uno scalo nel sud dell'India. A bordo, hanno riferito le autorità aeroportuali, c'erano 172 persone, 163 passeggeri e 9 membri dell'equipaggio. Il ministro dell'Interno dello stato meridionale indiano di Karnataka, V.S. Acharya, ha confermato che almeno 160 persone sono morte nell'incidente. Si è appreso che "molte delle vittime sono emigrati dello stato del Kerala".

Ci sono alcuni superstiti nel disastro aereo a Mangalore, nel sud dell'India, costato la vita ad almeno 160 persone. A bordo, secondo i dati forniti dalla compagnia Air India, c'erano 160 passeggeri e sei membri dell'equipaggio. ''Almeno cinque o sei persone sono state portate in ospedale, si ignorano le loro condizioni'', ha detto il ministro dell'Interno dello stato di Karnataka V.S. Acharya. ''L'aereo si è spezzato in due, io sono saltato fuori dopo lo schianto e ho visto altre due persone venir fuori'', ha detto alla tv locale TV9 un sopravvissuto dall'ospedale.

Potrebbe essere stata la scarsa visibilità a causare il disastro aereo. E' una delle ipotesi dei media indiani. In questi giorni il sud del paese è interessato dall'arrivo del monsone estivo. Al momento dell'atterraggio c'era maltempo e molta foschia. Le autorità hanno però precisato che l'aeroporto internazionale della città è dotato di strumentazioni moderne.

L'aeroporto di Mangalore, nello stato meridionale di Karnataka, era stato inaugurato appena la settimana scorsa. In particolare, le due piste di atterraggio erano stata allungate per permettere l'arrivo di aerei più grandi. Era stato aperto anche un nuovo terminal per passeggeri e per aerei cargo in previsione di un forte aumento del traffico aereo, soprattutto verso il Golfo. Secondo i media indiani, il ministro dell'aviazione Praful Patel aveva proposto lo status di scalo internazionale.

E' uno dei più gravi incidenti aerei nella storia dell'India. A causa del disastro la leader del partito del Congresso Sonia Gandhi ha cancellato le celebrazioni per il primo anniversario dell'insediamento per un secondo mandato legislativo, il 22 maggio 2009, della coalizione Upa (United Progressive Alliance) guidata dal Congresso.

Fonte: www.mediaset.it

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