
L'intervista avvelenata rilasciata al settimanale Rolling Stone è costata al generale Stanley McChrystal la rimozione dal comando delle operazioni militari in Afghanistan. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, dopo aver incontrato McChrystal alla Casa Bianca, Obama lo ha sostituito con il generale David Petraeus. McChrystal è stato informato da Obama in un breve colloquio di appena 20 minuti. Come reazione, il generale ha lasciato bruscamente la Casa Bianca e non è tornato per la riunione strategica del Consiglio di Guerra nella Situation Room.
Il secondo alto graduato "decapitato" - McChrystal è il secondo generale rimosso da Obama in Afghanistan da quando è alla Casa Bianca: l'anno scorso il presidente aveva sollevato dall'incarico David McKiernan giudicato troppo prudente e troppo poco creativo per vincere la guerra. La stampa americana era stata la prima a fare la guerra a McChrystal dopo aver letto le sue dichiarazioni al vetriolo, rilasciate a Rolling Stone, sull'incapacità dell'amministrazione americana nel gestire la situazione in Afghanistan, e i pesanti insulti alle autorità locali.
Parole come proiettili - Su Rolling Stone, Stanley McChrystal salva solo Hillary Clinton, il segretario di Stato Usa, ma non i suoi collaboratori in Afghanistan: Richard Holbrooke, è un pericoloso "animale ferito", mentre l'ambasciatore Karl Eikenberry pensa soprattutto al ricordo che lascerà nei libri di storia. Il generale responsabile per le operazioni Usa e Nato in Afghanistan, nell'articolo che ha sollevato un polverone alla Casa Bianca, non parla mai direttamente dell'ex first lady, con la quale è andato d'altronde sempre d'accordo. Ma l'autore dell'articolo esplosivo, Michael Hastings, scrive che "Solo Hillary Clinton riceve buone recensioni dallo stretto entourage di McChrystal", che ha avuto parole durissime per tutti (o quasi) i responsabili politici coinvolti nella guerra in Afghanistan. Secondo Hastings, la Clinton "ha avuto l'appoggio di McChrystal durante la revisione strategica" della dottrina militare Usa, anche perché non ne ha mai contestato le vedute. Ancora nell'intervista incriminata un ministro francese viene bollato come "fottuto gay", i soldati alleati dell'Isaf trattati alla stregua di un'armata brancaleone di militari "in sandali da spiaggia". Mullah McChrystal, come lo chiamano i suoi commilitoni dopo che ha imposto il bando dell'alcol e dei fast food, è un asceta che preferisce le Bud Light al Bordeaux e al whisky, loro amano i bar dove si ubriacano come spugne: Il legame è forte e reciproco: "Tutti questi uomini", dice il generale al giornalista di Rolling Stone: "Morirei per loro, loro morirebbero per me". Il generale e il suo Team America, scrive Hastings, arrivando a Kabul si erano prefissidi cambiare la cultura dell'Isaf, ora con i suoi commenti avventati McChrystal rischia di cambiare le sorti della guerra.
Obama perde i pezzi - Prima di Stanley McChrystal l'amministrazione Obama ha perso fino ad oggi sei pezzi: in 17 mesi quattro alti funzionari e un generale hanno lasciato l'incarico. Di questi almeno uno, l'ex capo dell'intelligence nazionale Dennis Blair, è stato messo alla porta. La prima a lasciare la Casa Bianca dopo una gaffe sulla Fox Tv era stata lo scorso novembre la capo delle comunicazioni della Casa Bianca Anita Dunn. L'avvocato della Casa Bianca Gregory Craig si è dimesso in gennaio dopo mesi di tensioni su come chiudere Guantanamo. Di lì a poco se n'era andata Desiree Rogers, la prima afro-americana capo del cerimoniale, travolta dallo scandalo di due 'imbucati' a un banchetto di stato della Casa Bianca. Dennis Blair è stato invitato a dimettersi dal coordinamento delle 16 agenzie di spionaggio americane a fine maggio dopo una serie di fallimenti dell'intelligence emersi in seguito a una catena di futuri attetati contro gli Stati Uniti. E' invece di martedì la conferma dell'uscita di Peter Orszag, il direttore del budget: lascerà prima del nuovo bilancio a luglio.
Fonte: Redazione Tiscali
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